Dialogo sopra i due massimi sistemi

GalileoSalviati: Fu la conclusione e l’appuntamento di ieri, che noi dovessimo in questo giorno discorrere, quanto piú distintamente e particolarmente per noi si potesse, intorno alle funzioni e alla loro efficacia, che per l’una parte e per l’altra sin qui sono state prodotte da i fautori della posizione di Windows e da i seguaci del sistema Unix. I primi collocano il loro sistema al centro del mondo, laudandone pregi e omettendo o sminuendone i difetti. I secondi, altresì, ricevono fiorite ingiurie da chi, credendosi esperto, denigra i loro convincimenti. Ingiurie sospinte per lo più da scarsa conoscenza dello mondo che lo circonda.

Simplicio: Mancano le dimostrazioni bellissime doppo la vostra ammirabile ipotesi. Io ho installato Windows sul mio sistema, e sì, ha i suoi difetti, ma si fregia di beltà e soprattutto, di facile utilizzo. Molto più adatto a chi s’appresta a farsi novello utente di un calcolatore e non ha interesse alcuno ad approfondire le fondamente dello strumento lavorativo. Or da tutti questi luoghi non vi par egli a sufficienza provato che Windows è un sistema più avanzato dell’ormai arcaico Unix?

Salvati: Io, per dire il vero, in tutti questi discorsi non mi son sentito strignere a concedere altro se non che quello che ha principio, mezo e fine, possa e deva dirsi perfetto. Innanzitutto la signoria vostra noterà che le sue argomentazioni sono fallaci: come potete definire con così tanta sicurezza cosa sia la semplicità e chi la incarna? Trovate forse semplice ciò che l’abitudine ha reso in voi automatico e complesso ciò che al vostro occhio nuovo pare? Lasciate ch’io vi indichi i vizi del vostro sistema e vi mostri nove vie. Rimembrate Platone e la Caverna?

Simplicio: Par che voi pigliate per ischerzo queste ragioni: pensate che l’intero globo utilizzi un sistema scadente come voi lo dipingete se non ci fossero virtù così manifeste? Io non voglio esser nel numero de’ troppo curiosi de’ misteri informatici; ma stando nel proposito nostro, replico che le ragioni prodotte da Windows per provare la propria funzionalità abbiano un fondo di verità.

Salvati: Non giungete a conclusioni affrettate. Prendiamo ad esempio lo scempio del file system. Un file system ch’è rimasto fondamentalmente immutato da molti anni e pecca sempre di una frammentazione troppo eccessiva se paragonato ai suoi concorrenti. Questo porta che NTFS vada deframmentato spesso e volentieri per non danneggiare o rallentare il sistema. Vi pare un atteggiamento serio lasciare si tali lacune?

Simplicio: Ma anche gli altri file system frammentano. La loro non frammentabilità è solo leggenda!

Salvati: Ciò che dite è vero. Anche altri file system frammentano. Ma come in tutte le discipline tecnologche ciò che veramente conta non è il se ma il quanto. Non è allor aimportante sapere se Ext3 frammenta bensì sapere quanto. E la risposta, come vossia potrà controllare, è che Ext4 frammenta in modo trascurabile rispetto al suo concorrente proprietario. E poi, pensate, quale senso avrebbe, per file system utilizzati massivamente nei server, non avere un tool di deframmentazione solo per mantenere una illusione di invulnerabilità?

Simplicio: E cosa mi dite delle interfacce utente? Vorrete forse dire che anche queste sono così mendaci?

Salvati: No, non dirò certo questo. Ma lasciatemi portare avanti la mia convinzione che anche in GNU/Linux le interfacce e l’usabilità non manca. Pensate che installare un programma in linux sia così complesso?

Simplicio: Certo! Ho giusto scaricato un programma da internet ma non trovo l’installazione. E cercando nell’onnisapienza di Google non ho trovato altro che riti e formule magiche.

Slavati: Ecco un esempio di abitudine. La procedura usata in Linux non è più complessa ma semplicemente diversa. Per li occhi mei pare anche più semplice della vostra: non devo cercare nulla su google, mi basta cercare il nome dello programma ch’io voglia installare nell’apposita applicazione. E fine. Non solo, una volta installato il sistema si incarica anche ti tenerlo aggiornato!

Simplicio: e allora perché, se il vostro sistema è così maraviglioso, la Microsoft non colma i suoi difetti e continua a vendere sistemi sempre uguali nel profondo?

Salvati: Ah, questo, amico mio, è uno dei misteri che Dio cela ai nostri occhi. Ma se intelletto non mi tradisce penso di aver trovato almeno due punti al riguardo: per prima cosa non ha senso modificare troppo una cosa che, grazie alla sua posizione dominante, venderà sempre e comunque un numero sufficente di copie; secondo, se si modificasse troppo, allora la gente dovrebbe uscire al di fori della sua abitudine… e le cose apparirebbero “complesse”.

Simplicio: Ho ancora molti dubbi al riguardo.

Salvati: Non era mia intenzione eliminarli del tutto questo dì. Continueremo altrove. Questo giorno volge al termine.

5 comments on “Dialogo sopra i due massimi sistemi

  1. Dov’è finito Sagredo? Belloma attento che è materia che scotta. Il Sant’Uffizio vigila, a meno che tu abbia Alfani, Ghedini e Stallman dalla tua.

    • A Sagredo non sapevo cosa farlgi dire XD. Il Sant’Uffizio chi è? Google? XD

  2. AhAh! Semplicemente fantastico!
    Provvedo subito a diffonderlo il più possibile XD

    Solo un appunto:
    “è uno dei misteri che Dio cela hai nostri occhi.”, non ci va la “h” davanti a “ai nostri occhi” 😛

    • Grazie. 😀

      Eh.. l’appunto lo so bene… è che scrivo troppo veloce e troppo di fretta. xD

  3. Quando si toccano certi argomenti il Sant’Uffizio c’entra sempre. Lo sai che nella bibbia non compaiono ne il gatto ne Linux? Mentre ci sono le finestre (o almeno le porte, la distinzione non era all’epoca molto chiara), che nella traduzione di re Giacomo diventano Windows. Statte accuorto!
    Poi, OT: che c’azzecca la Finlandia? Torvalds? o personale?