KDE 4.5 Ci siamo quasi

L’attesa per KDE 4.5 si fa sempre più spasmodica. A mio avviso siamo ad un giro di boa nella storia della release più infamata del panorama open-source. KDE, come sapete, ha la nomea di essere instabile eppure posso assicurarvi che non l’ho mai vista crashare su distro serie (Sidux), certo che se valutate KDE su Kubuntu allora ve la cercate. 😀

Tornando alla nuova release le novità non sono molte, tuttavia molte delle features precedenti vengono rafforzate, stabilizzate e migliorate dal punto di vista dell’usabilità. È il caso del System Setting, il “pannello di controllo” di KDE, che perde le tab in modo da avere tutti i comandi in un unica schermata, senza però perdere in chiarezza. Anche il gestore attività è notevolmente cambiato, molto più pratico ed usabile. Oppure le nuove notifiche, molto più ordinate e meno invasive.

Ma quella che a mio avviso è il vero progresso, la punta di diamante del nuovo KDE 4.5 è l’integrazione, ormai quasi completa, fra le varie applicazioni Nepomuk e Akonadi.

Akonadi è un server che si occupa di gestire le informazioni dei programmi PIM (email, appuntamenti, contatti, ecc) in modo centralizzato e veloce. Questo significa che tutte le applicazioni come KMail, KOrganizer e via discorrendo, possiedono un unica infrastruttura dati accessibile da qualunque altro programma. Proprio questo permette a Nepomuk, il servizio di indicizzazione di KDE, di indicizzare oltre ai file anche email, appuntamenti, allegati, contatti, e molto altro anche grazie all’uso di tag. Queste ricerche possono essere fatte sfruttando Krunner come se si stesse lanciando una qualunque applicazione.

È il primo grande esempio di desktop semantico. La possibilità di accedere con un paio di comando a qualunque risorsa all’interno del pc è divenuta quasi realtà.

Un altra grande novità, a mio avviso, è il netto miglioramento della suite KOffice che, anche grazie ai pesanti investimenti di Nokia, è ormai una suite moderna, funzionale e dall’interfaccia utente molto ingegnosa. Molti passi in avanti devono essere fatti ma la versione 2.2 può cominciare senza dubbio ad essere un sostituto di OpenOffice, almeno per chi non ha grosse pretese.

KDE 4.5 può quindi essere l’ottimo punto di partenza per chi vuole provare KDE sfidando le malelingue che vogliono (ingiustamente) KDE instabile e macchinoso. Tutto questo in attesa di vedere la riscrittura di KWin con le nuove OpenGL che ci attende nella 4.6 e 4.7. È qualcosa che vi consiglio di tenere d’occhio. 😉

KDE 4.5 sarà disponibile nella prossima release di Kubuntu e OpenSuse mentre per chi utilizza Sidux, molto probabilmente si vedrà qualcosa verso settembre sempre che i pacchettizzatori non mi sorprendano con una release a tempo di record.

PS riguardo al flame: Per chi non lo sapesse quando nel titolo di un post scrivo “Flame” solitamente non rispondo ai commenti. Lo faccio perché un flame è un argomento fazioso (sia da parte mia che da parte di chi commenta) e quindi è solitamente inutile discutere e trasformare i commenti del blog in una bolgia. Tuttavia li leggo sempre tutti e ho notato che molti sono d’accordo con me e questo mi fa sentire meno solo. 😀

9 comments on “KDE 4.5 Ci siamo quasi

  1. Uso ancora Gnome (di Ubuntu) perchè mi si adatta molto. Però ho Kubuntu Maverick alpha su un’altra partizione che tengo molto d’occhio (a parte che oggi qualcosa è andato storto facendo crashare tutto e ora non si avvia più) e devo dire che la versione 4.5 mi piace davvero moltissimo! Nepomuk attira la mia attenzione non poco!

    • Io sono pro-KDE ma non sono certo anti-GNOME. 😀

      Nepomuk è veramente molto promettente, già fa molto ma presto se ne vedranno delle belle. Anche perché è in progetto un sistema di “cloud” che permette di passare le configurazioni dei programmi e i dati fra computer differenti, ovviamente nepomuk indicizzerà anche i dati remoti. 😀

  2. Ho usato KDE per la prima volta per circa 6 mesi l’anno scorso e non ce l’ho fatta, sono dovuto tornare a gnome. Non tanto per questioni di instabilità, ma proprio non mi ci trovavo.

    Comunque trovo nepomuk molto interessante, sicuramente lo proverò.

    • Alla fine è questione esclusivamente di gusti. Ripeto che anche essendo Pro-KDE non sono assolutamente anti-GNOME.
      Se uno sta bene con GNOME non vedo perché debba cambiare.

      Io invece programmo con le Qt e utilizzo troppe applicazioni Qt per poter star bene su Gnome. 😀

  3. Ciao. Ho provato kde nella versione 4.3 su + di una distro e vorrei riprovarla nella versione 4.5. Ma opensuse, che mi viene consigliata come distro kde, non mi va a genio: sono troppo abituato alle derivate debian per apt, synaptic e compagnia bella. ma dovendo escludere debian testing e sidux (troppa manutenzione per l’utente), mi sono persuaso che l’unica sia mepis. Che ne pensi? ha un buon kde? Attendo quindi che esca la versione 9, ma non ho idea di quando ciò avverà. ha dei cicli di rilascio che mi sono oscuri. Tu ne sai qualcosa?

    • Ammetto la mia ignoranza con Mepis. L’ho vista quando cercavo una distro KDE Debian based decente che non fosse troppo “estrema”. Tuttavia l’avevo scartata perché aveva dei rilasci troppo lenti per i miei usi (io viaggio con rolling o distribuzione parecchio spinte).

      Tuttavia, il fatto dei rilasci più lenti della concorrenza potrebbe proprio essere un punto a suo favore, garantendo stabilità al sistema e all’ambiente desktop. Inoltre non è la prima volta che me la consigliano quindi magari puoi provarla. E magari fammi sapere come ti ci trovi. 😀

  4. ciao,
    ho provate kde 4.5 su kubuntu e non mi dispiaceva, anzi lo trovavo più lineare di gnome. Mi piacerebbe usarlo di più ma, a parte alcuni crash paurosi (più di kubuntu che di kde) non riesco a capire perché l’ipod nano con rhythmbox funziona senza nessun problema, mentre con amarok non ne vuole sapere di farsi incollare dentro i file…. boh! ps: devo ancora capire il concetto di desktop semantico!!

    • Per quello che ho capito io il tutto sta proprio nella sua definizione: desktop semantico significa interfacciarsi con il desktop partendo dal significato (quindi dai contenuti) più che da nomi, posizioni dei file, nomi di programmi etc.

      Esempio stupido: se vuoi navigare su internet adesso vai su Applicazioni, Internet, Firefox (o quello che c’è); con un desktop semantico tu scrivi “internet” e ti parte il browser.

      Correggetemi pure imprecisioni/errori.

  5. Questo post è piaciuto molto al Coniglio.
    E se a breve farà un blogroll nel suo sito, aggiungerà questo blog alla lista. 🙂

    Saluti.