Ormai sono più di due mesi che il progetto di LQH è attivo e nonostante alcune difficoltà siamo arrivati a 741 iscritti per un totale di 20500 messaggi. L’attuale crescita delle domande e degli iscritti e la contemporanea assenza di alcuni membri esperti ci sta facendo veramente spremere il massimo 🙂 Ma torniamo a noi.
Ho deciso di tirare fuori una specie di statistica per vedere, nella popolazione di LQH, qual’è l’incidenza dei vari problemi.
Come era facile prevedere lo scettro di sezione più problematica spetta all’hardware. Seguito da GNOME e dai problemi legati a nuove installazioni e multiboot.
Ma queste statistiche non avrebbero molto senso prese così. Io invece un significato ho provato a darglielo.
PERCHÈ L’HARDWARE CREA COSÌ TANTI PROBLEMI?
La risposta va affrontata guardando il grafico nella sua interezza. Abbiamo infatti al terzo posto le installazioni problematiche. Questo significa che una gran parte degli utenti LQH è un nuovo utente e, nella maggior parte dei casi, utilizza il dual-boot con Windows. Questa tesi è corroborata anche dall’enorme squilibrio fra i problemi legati a KDE e quelli legati a Gnome. Infatti Gnome è notoriamente il DE standard di Ubuntu, distribuzioine che calamita un gran numero di nuovi utenti.
E allora ecco il perché dell’enorme esuberanza dei problemi hardware. Linux tende ad essere installato su tutto quello che si ha a disposizione senza però valutarne a priori la compatibilità. Questo è un bene per carità, ma poi arrivano le solite chiacchiere su “$distribuzione_a_caso fa schifo perché per far funzionare $dispositivo_hardware devi perderci due giorni mentre su Windows bla bla bla”.
Il ragionamento a mio avviso è campato in aria: è come se io comprassi una macchina e dicessi che la Fiat fa schifo perché l’auto non entra nel mio garage. Le persone sono abituate a essere previdenti su tutto: se compri un mobile da Ikea ti assicuri che nella stanza ci sia spazio per mettere il nuovo mobile, se compri un lettore DVD t i assicuri che sia compatibile con la tua Tv… ma non con le cose Gratis.
L’utenza Mac è abituata a snobbare tutte le periferiche non compatibili con il loro “gioiello”. Ed è un ragionamento che l’utenza linux dovrebbe adottare. Quantomeno non dare la colpa all’intera comunità Open Source (perché tutti, nel loro piccolo, contribuiscono a migliorare GNU/Linux) se la periferica XYZ non funziona, ma dare la colpa all’industria che produce XYZ per non averla fatta compatibile con Linux. E da questo trarre le conseguenza per acquisti futuri.
Tutto quà.
Già,purtroppo la gente pretende ( giustamente ? )
che tutto sia compatibile e funzionante,ma non capisce il problema di fondo : i driver mica li spara la canonical.
bah……valli a capire.
La pretesa è giusta. E’ la lamentela che è malposta. 🙂
W LQH! E visto che l’hai tirato in ballo ho una domandina maliziosa da porre a te e agli altri Admins: perché lo fate?
Non fraintendermi: è una cosa meravigliosa, funziona, si hanno risposte risolutive in pochissimo tempo.
E non ve la prendete con i n00bs pasticcioni come me. E tutto “aggratis”. Questo è quello che mi stupisce, quanto tempo ci devi dedicare? più o meno del blog (anche questo polivalente, di cui attendo sempre il prossimo post)?
A questo commento, per come è venuto, bisognerebbe aggiungere un disclaimer: non sto facendo pubblicità, sono solo soddisfatto di LQH 😀
Il tempo se uno ce l’ha lo spende volentieri. Si contribuisce a diffondere linux e in più essere esperti in LQH penso dia anche un po di gratifica.
Ultimamente penso che servirebbero un altro po di utenti esperti perché vedo troppe domande inevase.
Riguardo al blog non ci vuole moltissimo tempo. Una volta che ho radunato in mente le cose da dire ci metto poco a formalizzarle. Rem Tene Verba Sequentur. 😉
In parte d’accordo, ma il paragone è sbagliato.
Non si tratta di hardware(auto) + contenitore dell’hardware (portone)… l’esempio corretto sarebbe auto (hardware) + benzina (software)…
Non è che compro i pezzi del computer e poi vedo che non ci stanno dentro il case/notebook, ma che non funzionano con quello che io ci metto dentro per farli funzionare.
L’ideale sarebbe che Ubuntu avesse una sezione ufficiale che raccoglie, e aggiorna, tutto l’hardware compatibile. I vari progetti che hanno tentato la cosa come linuxlaptop sono confusi (troppe distro, e inseriti anche quelli parzialmente o funzionati tramite modifiche) e incompleti.
Si certo 😀 Non intendevo il paragone così alla lettera, così “allegorico”! Ma penso che hai capito il senso.
Avevo proposto di fare una cosa simile su LQH ma poi era uscito fuori di appoggiare direttamente un altro servizio dedicato tipo http://hardware4linux.info/ (o almeno è quello che faccio io, se trovo problemi risolti su LQH li vado a segnalare li).
Collaboriamo a migliorare quello o progetti simili invece dell’ennesimo fork. 🙂
Io per le mie attività ho oltre 50 pc,prima di aquistarli ho spedito il mio commerciale a studiarsi ubuntu hcl ^^ farebbe bene a tutti consultarlo prima di comperare un pc.
Riguado il perchè lo facciamo,be,passione in primis.
Anch’io la penso così. Perchè accusare Ubuntu, Linux o l’Open Source in generale se un componente hardware non funziona bene col nostro sistema operativo?? La colpa è di chi l’ha fatto che si è preoccupate di fare i driver per windows, magari per Mac ma per Linux neanche a pagarlo!!
Io credo che il fatto che siano comunque molte le componenti hardware che funzionano su Linux sia un ulteriore punto a favore per lo stesso.
Mi piacerebbe vedere quante ne funzionerebbero su Windows se acquistandole non si trovasse il famigerato dischetto coi driver…
Secondo me il parallelismo con Apple è un po’ forzato.
Io per un periodo sono stato un fruitore di Apple (ai tempi del G4) ma la questione hardware va analizzata nel giusto contesto.
Perché al tempo potevi comprare Apple solo nei centri autorizzati, e non erano molti, in cui poi trovavi tutto quello che ti serviva, è vero che questo essere di nicchia faceva si che tutto costasse il triplo.
Ora che Apple magari lo trovi pure al centro commerciale potrebbero trovarsi situazioni analoghe fermo restando che i commessi sono istruiti sul cosa venderti in caso di Apple.
Se la molla che spinge a usare Linux è la curiosità e il paradigma che sia un sistema universale, è piuttosto automatico provarlo sui più disparati PC con risultati più o meno riusciti.
Tra l’altro non tutti i produttori HW certificano i loro prodotti compatibili con Linux.
Io stesso ho preso una MB asus compatibile con Linux in cui però alsa e pulse non funzionano, e questo già lo dice lunga.
Se esistessero come al tempo di Apple dei negozi che si fanno carico di proporre hardware compatibile con Linux, una sorta di Linux Center, forse cambierebbe qualcosa.
Ma visto che il mondo di GNU/Linux è un continuo fare e disfare quello che va bene oggi sicuramente non andrà bene domani e questa discontinuità è anche un motivo per cui i produttori hardware non investono più di tanto, è per evitare cattiva pubblicità.