È già da tempo che lamento la mancanza di sostengo economico da parte degli utenti al mondo opensource. Lo stesso dicasi per tutto quel mondo di informazioni, foto, video e molto altro che il web ci rifila tutti i giorni, 24 ore su 24 e, soprattutto, gratuitamente.
Sostenere il blog che vi da notizie interessanti e informazioni utili, il forum che vi aiuta a risolvere problemi, il programma che vi permette di non sborsare centinaia di euro per una licenza commerciale, ma anche semplicemente il contenuto web che vi piace, è un atto di civiltà, cooperazione e stimolo. Soprattutto se consideriamo che nessuno si tira dietro nello spendere ben 10/15 centesimi per inviare una cazzata tramite sms ad un amico.
Tuttavia fino ad ora effettuare donazioni era qualcosa di più macchinoso del previsto e spesso la fatica non valeva il prezzo ed era un ottimo deterrente. Tutto questo però potrebbe essere qualcosa da relegare al passato grazie a Flattr.
Flattr è una piattaforma per micro-pagamenti facile ed intuitiva che si basa su un meccanismo molto semplice:
- Ci si iscrive e si inserisce in Flattr una somma di denaro a piacere.
- Si imposta la somma di denaro da utilizzare al mese (minimo 2€).
- Ogni volte che troviamo un contenuto collegato a Flattr a cui vogliamo dare una “mancia” clicchiamo sull’apposito bottone.
- Ogni mese la somma mensile viene suddivisa equamente fra tutti i contenuti che abbiamo gradito.
In poche parole tutto si riduce ad un semplice click e al resto pensa a tutto Flattr.
Aggiungere un contenuto a Flattr e cominciare a ricevere donazioni è altrettanto semplice. Basta caricare il contenuto nel sistema e aggiungere un piccolo bottone.
Il sistema è ancora in beta e per registrarsi bisogna ricevere un invito ufficiale. Tuttavia io ho richiesto l’invito ieri e questa mattina è arrivato, segno che c’è una buona disponibilità di inviti.
Insomma, a me sembra un meccanismo molto pratico e simpatico per dare un cenno tangibile di gradimento a tutte quelle persone che gratuitamente spendono il loro tempo libero per fare qualcosa che ci è utile e ci piace.
C’è chi dice che questo meccanismo incentiverà la nascita di contenuti di pessima qualità ma “commerciali” (leggasi “bimbominkiosi”). Questo è in parte vero… ma non credo sia colpa del sistema, piuttosto del decadimento di alcune fasce della società.
Detto questo io comincio a contribuire in questo modo (ci sono già molti software opensource che uso spesso nell’universo di flattr) e spero che molti di voi seguano il mio esempio. Inoltre “flattero” alcuni miei post sperando che qualcuno abbia voglia di offrirmi un caffé. 😀
Ottima segnalazione Davide.
Effettivamente troppo spesso (direi quasi sempre) il pulsante “Make a donation” viene ignorato per la macchinosità dell’operazione.
E’ esattamente il problema che intende risolvere Flattr. 🙂
Inoltre le commissioni per le donazioni tramite PayPal per piccole somme sono una fetta troppo grande.
Flattr e molto interessante, mi sono iscritto in questi giorni (ormai ci si registra senza inviti), sembra essere molto diffuso in Germania, in Italia ancora pochino ma è ancora una vera novità!
E tu quand’è che metterai il pulsante Flattr su ogni articolo ;)? http://wordpress.org/extend/plugins/flattr/